Oggi parliamo di gioielli sostenibili! Iniziamo cercando di comprendere come vengono estratti i metalli che poi vengono trasformati in gioielli.
L’ORO: non è sostenibile perchè il metodo di estrazione richiede l’utilizzo di sostanze chimiche e tossiche come il mercurio e il cianuro dannosi sia per l’ecosistema contaminando acque e terreni, sia per le persone che lavorano con queste sostanze. La situazione più pericolosa per l’uomo resta, però, la fase di purificazione della pepita mercurio-oro: in rudimentali bruciatori all’aria aperta, i lavoratori scaldano la pepita con fiamma viva finché tutto il mercurio evapora e solo l’oro rimane. In questo modo, il mercurio entra direttamente nell’organismo.(1)
Esiste quindi l’oro sostenibile? Fortunatamente sempre più aziende si approcciano verso una produzione più etica nel rispetto dei lavoratori e dell’ambiente. Fairtrade Gold è il primo sistema di certificazione etica indipendente per l’oro al mondo. L’oro Fairtrade è completamente tracciabile. Le miniere sono organizzate e hanno il diritto di esercitare la loro attività, permettendo ai minatori di prendere decisioni democraticamente e gestire il denaro in maniera appropriata. (2)
Altro ente di riferimento per la certificazione dell’oro è l’Alliance for Responsible Mining fondato nel 2004, riconosciuto a livello globale come leader e pioniere nel settore minerario e artigianale su piccola scala. I criteri fondamentali di equo-sostenibilità stabiliti riguardano l’obbligo di evitare danni ecologici e cambiamenti all’ecosistema, la sostituzione del suolo rimosso durante l’estrazione, severi controlli sulla quantità di sabbia immessa in fiumi e laghi, l’accordo con le comunità locali riguardo alle operazioni estrattive e il rispetto delle leggi locali e nazionali. (3)
I DIAMANTI: da ormai più di dieci anni si parla di blood diamonds anche grazie al documentario di Edward Zwick con Leonardo di Caprio, che racconta i fatti della guerra civile del Sierra Leone e delle condizioni di schiavitù legate all’estrazione dei diamanti suscitando scalpore tra l’opinione pubblica. Il Kimberly Process Certification Scheme (KPCS) è lo standard internazionale più importante riguardo ai diamanti. Si tratta di un sistema di certificazione controllato e guidato da governi, lanciato nel 2003 per evitare il commercio dei diamanti di conflitto, i diamanti grezzi utilizzati da forze ribelli per finanziare guerre contro governi legittimi. Sotto il KPCS gli Stati membri devono organizzare un sistema di controllo per l’esportazione e l’importazione dei diamanti grezzi.
L’ARGENTO: i processi seguiti per l’estrazione dell’argento sono diversi e tutti poco sostenibili per l’ambiente. Tra i più importanti vi sono quelli di cianurazione, di amalgamazione e di disargentazione del piombo argentifero. La cianurazione è un processo nel quale il minerale, dopo frantumazione, essiccamento e macinazione, viene messo a contatto con una soluzione diluita di cianuro sodico.
Il metodo di amalgamazione, invece, consiste in un arrostimento clorurante che porta alla formazione del cloruro d’argento. Infine, la disargentazione del piombo argentifero utilizza il processo Parkes, basato sulla solubilità pressoché nulla dell’argento nel piombo. Aggiungendo zinco al bagno metallico fuso si forma una soluzione allo stato liquido, costituita essenzialmente da zinco e argento. Da questa lega, dopo fusione in ambiente ossidante, si ottiene l’argento grezzo che viene successivamente raffinato per via elettrolitica in celle a nitrato di argento.(4)
Esiste una valida alternativa all’argento classico e si chiama Argentium Silver composto da un minimo di 935 a un massimo di 960 parti su 1000 di argento con l’aggiunta di germanio e una minima parte di rame. l’Argentium Silver non richiede nessun tipo di placcatura, in quanto la sua naturale luce e brillantezza è persino superiore a quella dell’oro bianco. L’Argentium Silver, realizzato nel Regno Unito, è certificato 100% ecosostenibile in quanto utilizza il 100% di argento riciclato e per le sue qualità superiori riduce notevolmente il tempo di lavorazione e le risorse impiegate che pesano sull’ambiente ed è sempre ottenuto da fonti etiche e sostenibili.
Insomma, avrete capito che non è semplicissimo capire a chi rivolgersi per degli acquisti etici. Io ho fatto un po’ di ricerca e di seguito vi mostro alcuni laboratori orafi interessanti.
1. Maraismara è un laboratorio orafo italiano che ha creato l’oro bianco naturale®, composto per il 75% da Oro Certificato Fairtrade puro e da un mix di metalli in cui il nichel è assente, mentre invece il palladio, che è un metallo prezioso, è l’ingrediente principale. Per quanto riguarda l’argento viene utilizzato l’Argentium Silver, mentre i diamanti arrivano dal Canada o dall’Australia e sono sempre tagliati e lucidati da laboratori accreditati.
2. La Gioielleria Belloni propone una collezione di creazioni in oro Fairmined Etico realizzate artigianalmente. Il laboratorio orafo ha una collezione in argento riciclato, gemme riciclate e una dedicata ai diamanti etici. Le garanzie che rendono gli Ethical Diamond unici in Italia sono: la certificazione dell’origine del diamante, attraverso un numero di serie, e la “foglia d’acero” simbolo del Canada, incisi al laser sulla pietra stessa. La certificazione di purezza, peso e colore e la garanzia che tutta la filiera, dall’estrazione alla vendita, aderisce al Canadian Diamond Code of Conduct, un severo codice etico stipulato dal governo canadese, obbligatorio sia per chi estrae sia per chi vende le pietre.
3. Giverso utilizza solo oro etico proveniente da due fonti: oro certificato Fairmined e oro riutilizzato proveniente dai gioielli obsoleti dei clienti stessi. Quest’oro viene fuso, saggiato e raffinato per poi essere riutilizzato nella produzione di nuovi gioielli. I diamanti invece hanno tutti certificazione CANADAMARK® che permette di scoprire il nome della miniera e il punto esatto di estrazione della pietra acquistata, inserendo il numero di certificato sul sito. Questi Diamanti sono estratti responsabilmente nei territori del nord ovest in Canada nel totale rispetto dell’uomo e delle comunità locali, utilizzando le tecniche ambientali più evolute al mondo, secondo la legislazione Canadese.
4. FrancyJewel utilizza l’oro Fairmined che rispetta il rigoroso Standard dell’Alliance for Responsible Mining e garantisce il rispetto delle condizioni lavorative, stabilità e sicurezza sul lavoro, lo sviluppo sociale e parità di genere con l’abolizione del lavoro minorile e il benessere della comunità e lo sviluppo organizzativo e la sua emancipazione con la fissazione di un prezzo minimo di mercato, di un “Premium” addizionale come incentivo economico, della legalizzazione delle operazioni minerarie. I minatori che producono l’oro ecologico Fairmined non utilizzano nessuna sostanza tossica nei loro processi estrattivi, ma solo metodi gravimetrici all’avanguardia. FrancyJewel non utilizza materie prime e derivati animali nei suoi gioielli e anche le pietre preziose sono fairmined. Per i gioielli in argento, invece, viene utilizzato l’Argentium Silver.
5. Emi&Eve è un brand un po’ diverso dai precedenti, ma davvero molto interessante. Infatti, i gioielli vengono realizzati con l’ottone derivato dal riciclo di residui bellici estratti dal suolo cambogiano e successivamente placcati in oro. Anche le pietre preziose provengono dalla Cambogia e sono naturali e non trattate. Gli artigiani che lavorano per Emi&Eve utilizzano il metallo recuperato dagli agenti della CMAC (Cambodia Mine Action Centre) e dai pescatori del posto. Emi&Eve lavora con artigiani sopravvissuti alla guerra e aiuta a fornire loro un salario equo e dignitoso.
- (1) fonte informazioni altreconomia.it
- (2) fonte informazioni Maraismara
- (3) fonte informazioni sapere.it
- (4) fonte informazioni fairmined.org
- fonte immagini copertina: Emi&Eve
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