In questi giorni di Fashion Revolution Week si parla molto di moda sostenibile e sempre più persone desiderano avvicinarsi a questo cambiamento, facciamo il punto della situazione. Anche io inizialmente ho avuto qualche difficoltà a comprendere quali fossero realmente le aziende sostenibili, così ho pensato potesse esserti di aiuto questo piccola guida.
Ecco alcuni strumenti utili da sfruttare:
1. SCOPRI LA TUA IMPRONTA DI CARBONIO: comprendere quanto inquinamento produciamo con i nostri acquisti abituali legati alla moda può essere molto utile. Sul sito di abbigliamento usato Thred Up c’è un interessante test che ci permette di avere un quadro abbastanza chiaro circa le nostre abitudini, il risultato potrebbe sorprenderti! Per scoprire la tua impronta di carbonio clicca QUI.
2. USA L’APP PER SCOPRIRE LE AZIENDE SOSTENIBILI: l’app Good on You permette di capire quanto sono sostenibili i nostri marchi preferiti attraverso una valutazione molto dettagliata. E’ di semplice consultazione e offre un database molto vasto. Inoltre, è molto utile per scoprire nuovi brand sostenibili.
3. INFORMATI DA FONTI ATTENDIBILI: è il migliore dei modi per attuare un cambiamento. Il sito ufficiale di Fashion Revolution è un ottimo strumento da utilizzare per iniziare un percorso sostenibile. E’ sempre aggiornato, è tutto molto trasparente e dettagliato, con nomi di aziende numeri, promesse (spesso non mantenute) e molto altro. Molto interessante e sulla stessa linea d’onda il sito Campagna Abiti Puliti .
4. GUARDA DOCUMENTARI SUL TEMA: il più famoso ed esaustivo è sicuramente The True Cost di Andrew Morgan, un docu-film del 2015 che mostra le condizioni dei lavoratori che confezionano gli indumenti per i più famosi marchi del fast fashion non solo. Un altro documentario davvero interessante è RiverBlue, incentrato sulla produzione di uno dei capi più utilizzati al mondo: i jeans. L’inquinamento prodotto dai jeans è semplicemente scioccante! Se vuoi conoscere alcuni marchi di jeans sostenibili clicca QUI.
Ora passiamo all’azione! Dopo aver appreso alcune importanti informazioni circa la moda sostenibile, possiamo mettere in atto le nostre nuove conoscenze facendo uno shopping più consapevole.
1. IMPARA A LEGGERE LE ETICHETTE: può sembrare un consiglio banale, ma la verità è che sono moltissime le persone che non hanno ben chiare le origini delle varie fibre. Su QUESTO post trovi delle linee guida semplici da comprendere. Non dimentichiamo l’importanza della provenienza dei capi, anche questo dettaglio deve essere obbligatoriamente indicato sull’etichetta. Non escludere a priori i capi realizzati in Paesi come India, Vietnam, Turchia ecc. Moltissimi marchi sostenibili producono in questi Paesi per garantire ai lavoratori condizioni dignitose che sicuramente non potrebbero avere lavorando dai grandi colossi come Zara, H&M e simili. Anche in questo caso puoi affidarti all’app GOOD ON YOU . Ricorda che un materiale vegan, non è necessariamente sostenibile, prediligi fibre naturali e poco impattanti sull’ambiente come la canapa e il lino per esempio. Anche se non sei vegan, preferisci comunque materiali di origine vegetale, perchè quelli di origine animale come la pelle, sono molto inquinanti oltre che atrocemente crudeli.
2. IMPARA A RICONOSCERE IL GREENWASHING: è un tema che mi sta particolarmente a cuore perchè non sopporto essere presa in giro o trattata come una stupida. Il greenwashing è esattamente questo: una presa per i fondelli! Questo tema l’ho affrontato in modo approfondito in QUESTO post, ti invito a leggerlo per chiarire ogni dubbio. E’ fondamentale conoscere di cosa si tratta se si vuole avvicinarsi alla moda sostenibile perchè purtroppo sempre più aziende utilizzano queste strategie.
3. INIZIA A PREFERIRE LA QUALITA’ ALLA QUANTITA’: concetto semplice da comprendere, ma non così tanto quando si tratta di metterlo in pratica. La qualità costa e questo spesso ci mette in difficoltà, del resto perchè spendere 100 euro per un pantalone se in un negozio del fast fashion con la stessa cifra posso acquistare un outfit completo? Difficile discostarsi da questi meccanismi, ma non impossibile!
4. COMPRA SECOND HAND O VINTAGE: sempre più persone si rivolgono al settore dell’usato, esistono tantissimi negozi o shop on line a cui rivolgersi e la qualità è davvero alta. Se vuoi scoprire i miei 10 siti di abbigliamento second hand preferiti clicca QUI!
5. SCAMBIA CON LE AMICHE O PARTECIPA AGLI SWAP PARTY: è una soluzione divertente e a costo zero! Avrai sicuramente degli abiti o degli accessori che non ti piacciono più, ma sono ancora in buono stato, perchè lasciarli in fondo all’armadio o peggio ancora buttarli? Scambiali con delle amiche, partecipa a uno swap party (ormai ce ne sono diversi in ogni città) oppure organizzane uno tu!
6. SCEGLI PICCOLI ARTIGIANI, SARTORIE E ATTIVITA’ LOCALI: supportare piccole realtà ci dà la possibilità di avere capi quasi esclusivi e di alta qualità. Se non sai a chi rivolgerti, inizia a frequentare i mercatini della tua città, scoprirai tantissimi artigiani fantastici.
7. REALIZZA E RAMMENDA DA TE I TUOI CAPI: oltre ad essere una grande soddisfazione poter indossare qualcosa fatto da te, è anche un grande risparmio di denaro. Se non sai cucire puoi seguire dei tutorial con le tecniche base o frequentare un corso di cucito, ti sarà utile per tutta la vita!
8. NOLEGGIA IL TUO ABBIGLIAMENTO: è una nuova realtà che sta prendendo sempre più piede, dobbiamo sicuramente abituarci all’idea del noleggio, ma è una valida alternativa all’acquisto di un capo nuovo. Un sito molto interessante dove noleggiare capi sostenibili è l’italiano VIC-Very Important Choice troverai capi e accessori selezionati di ogni genere e per ogni occasione.
Lo so, sembra tanto lavoro, ma credimi è più facile di quello che sembra! Inizia da ora la tua personale Fashion Revolution ♥
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