Come sapete, da oltre un mese ho intrapreso questo nuovo percorso personale (che condivido con voi con molto piacere) verso una vita più sostenibile, non solo per quanto riguarda l’ambito della moda, ma anche della mia quotidianità in genere. Esattamente come 15 anni fa (momento in cui ho deciso di diventare vegetariana) tutto è partito da un video. Ai tempi si trattava di un video sui macelli, questa volta a spingermi verso un nuovo stile di vita è stato il documentario The True Cost, che dimostra la dura realtà del fast fashion trattando il delicato tema dello sfruttamento del lavoro e dell’ambiente.
Vi invito caldamente a guardarlo, per me è stato decisivo. Di seguito vi scrivo i miei primi passi verso una vita più sostenibile, sinceramente pensavo di scrivere questo post tra qualche mese o addirittura dopo un anno per fare un quadro completo del mio cambiamento, ma mi sono resa conto che le differenze si notano sin dopo pochissimi giorni, quindi ho creduto utile condividere già da ora la mia esperienza. Come foto di copertina ho scelto di mostrarmi con le bottiglie di plastica consumate in una settimana da me e il mio compagno,
Ma in pratica cosa ho cambiato nelle mie abitudini (nell’ambito della moda)?
1. ho fatto una mega cernita di tutto quello che avevo nell’armadio valutando cosa effettivamente indosso con piacere e mettendo da parte ciò che non mettevo da tempo. Questi capi selezionati, a loro volta, sono stati suddivisi in capi da rivisitare con l’aiuto di una mia amica sarta, altri da donare e altri da indossare in casa.
2. ho smesso di andare nelle grandi catene di abbigliamento e mi sono documentata su quali siano i marchi effettivamente sostenibili. Ho iniziato a cercare piccole sartorie locali e per ora ho già trovato la mia preferita da cui ho acquistato un pantalone e una maglia, entrambi molto particolari (poi ve li faccio vedere ovviamente). In questo mese ho visitato tantissimi negozi di vintage e second hand.
3. ho creato un gruppo di acquisto sostenibile con alcune amiche. E’ un’idea molto semplice da mettere in pratica: io ho scelto di aprire un gruppo segreto su Facebook (ma va benissimo anche una chat su Whatsapp) in cui condividiamo i nostri futuri acquisti. Ad esempio se so di dover acquistare qualcosa che non trovo nei negozi e che quindi devo comprare su internet, lo scrivo nel gruppo e se altre amiche hanno bisogno di qualcosa nello stesso sito, facciamo un ordine unico che viene inviato ad una sola persona che poi distribuirà alle varie partecipanti. Questa condivisione ha molteplici vantaggi: la possibilità di conoscere nuove aziende e prodotti, risparmiare sul costo delle spedizioni e soprattutto limitare l’inquinamento dovuto al trasporto che inevitabilmente comporta un acquisto on line. Altro aspetto carino da non sottovalutare è l’occasione di vederci più spesso con la scusa della consegna della merce 🙂 Vi consiglio di non coinvolgere troppe persone perchè potrebbe diventare troppo macchinoso, noi siamo in sette e ci siamo organizzate benissimo.
Cosa ho cambiato nelle mie abitudini quotidiane al di fuori della moda?
1. ho ridotto notevolmente la plastica smettendo di acquistare confezioni di acqua e ho iniziato ad utilizzare il vetro riempiendo le bottiglie presso uno dei tanti distributori della mia città. la quantità di plastica risparmiata è davvero notevole, me ne rendo conto perchè il sacchetto della differenziata rimane semi vuoto per tantissimi giorni.
2. ho eliminato totalmente l’utilizzo di carta assorbente e tovaglioli in carta a favore di quelli di stoffa che sinceramente non pensavo avrei mai più usato e che giacevano nei cassetti della biancheria da tantissimi anni. Ho eliminato anche l’uso di di pellicole e alluminio per alimenti riponendo gli alimenti in contenitori appositi.
3. ho acquistato gli spazzolini biodegradabili in bamboo eliminando quelli classici in plastica (che uso per le pulizie delle zone piccole come le fughe delle piastrelle) e ho ripreso ad utilizzare prodotti per l’igiene solidi e quindi senza confezione.
Questi sono i nuovi accorgimenti che ho introdotto nella mia quotidianità, si aggiungono ad altre buone abitudini che ho sempre avuto come ad esempio il portare con me sacchetti in stoffa quando vado a fare la spesa, prediligere il verduriere sotto casa piuttosto che acquistare al supermercato, scegliere prodotti locali e di stagione. Per andare a lavoro condivido l’auto con una collega che abita vicino a me, così oltre a risparmiare sui costi della benzina, inquiniamo meno anche grazie al fatto che la mia auto è un gpl.
E poi è carino fare il viaggio in compagnia 🙂 Beh, io lo do per scontato, ma va detto che ridurre o eliminare il consumo di carne comporta un notevolissimo miglioramento all’impatto ambientale!
Insomma, noterete che adottare piccole nuove abitudini non è difficile, basta solo prestare un po’ di attenzione in più alle nostre abitudini e trovare delle semplici variazioni che non comportano nessun sacrificio per noi, ma che possono salvare il nostro Pianeta.
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