Ciao ragazze, oggi parliamo di underwear sostenibile, un aspetto della moda spesso non considerato a sufficienza, ma che merita sicuramente un’ attenzione più profonda. In effetti, se ci fermassimo a pensare ai tessuti migliori e più compatibili con le esigenze della nostra epidermide, dovrebbe essere spontaneo pensare proprio all’underwear perchè è l’indumento perennemente a contatto con la nostra pelle, specialmente nelle parti intime. Ho pensato, quindi, potesse essere utile conoscere da vicino alcune aziende che producono intimo facendo attenzione all’ambiente, alla produzione, ai tessuti, alle condizioni lavorative e a tutto ciò che ruota intorno a questo settore.
Cominciamo il nostro tour virtuale con Naja che propone una collezione underwear e beachwear molto ampia e femminile con pizzi e trasparenze, ma anche allegra con stampe colorate. Molto interessante anche la collezione di intimo nei vari toni del nude corrispondenti ai tanti tipi di carnagione.
Tra i tessuti scelti c’è anche un’alternativa derivante dal riciclo delle bottiglie di plastica.
Il marchio utilizza la stampa digitale per i propri tessuti in quanto è il processo più ecosostenibile in questo settore, infatti si riduce notevolmente lo spreco di acqua. Per quanto riguarda la produzione, Naja impiega le donne nei bassifondi della Colombia per confezionare i sacchetti della biancheria attraverso il programma Underwear for Hope.
Aikyou propone una collezione molto femminile e sofisticata fatta di giochi di trasparenze e dettagli intriganti. Tra i materiali più utilizzati c’è il cotone extra morbido certificato biologico e Fairtrade, i tessuti sono tutti testati secondo Oeko-Tex® Standard 100, anallergici e nel caso di piccoli accessori come la fibbia e il regolatore senza nickel. La progettazione e il taglio avvengono in loco, l’ultima fase di produzione, anche certificata Fairtrade, in Croazia.
CasaGin offre collezioni uomo, donna e bambino dalle linee essenziali e semplici, perfetti per l’uso quotidiano più una linea di abbigliamento per la casa. Il marchio italiano utilizza soltanto fibre interamente ecocompatibili, create con materie prime rinnovabili e biodegradabili al 100% come quelli derivati dall’eucalipto e dal legno di faggio, il Tencel e il Lenzing Modal.
Brooke There propone una linea di abbigliamento basic e di underwear semplice ed essenziale, molto pratica ma anche femminile. Il tessuto di base primario è una maglia di cotone organico realizzata con filato certificato GOTS e macinata in Sud Carolina o in California, in qualche caso è anche presente della seta, ma è ben specificato quindi non sarà difficile fare acquisti vegani.
La produzione avviene negli Stati Uniti, mentre la maggior parte dei tessuti vengono tinti in Pennsylvania o in California.
Pact produce cotone organico al 100% certificato Fair Trade e offre una collezione di intimo e calze per uomo, donna e bambino più una scelta di abbigliamento basic e per lo yoga. Le linee sono semplici, ma molto giovanili grazie ai colori vivaci e alle fantasie proposte.
Larkspur propone una collezione in cotone biologico certificato GOTS e in Modale, inoltre l’azienda acquista tessuti inutilizzati di altri designer per realizzare alcuni rivestimenti e gli articoli in edizione speciale. In collezione sono presenti capi in seta, quindi occhio alle descrizioni.
Boody realizza collezioni per uomo e donna con una scelta anche di calze e leggings. Tra i materiali utilizzati c’è il bambù grezzo biologico certificato da Ecocert. Tutto il bambù coinvolto nella produzione di Boody proviene da foreste certificate FSC che seguono le migliori pratiche definite da FSC lungo tutta la catena di produzione e di fornitura. Tutta la collezione, inclusi i fili, i tessuti, le cerniere e i bottoni, soddisfano STANDARD 100 di OEKO-TEX, un organismo indipendente specializzato nella verifica della sicurezza della pelle dei prodotti tessili finiti. Inoltre, i capi non contengono sostanze pericolose come coloranti AZO, ftalati, formaldeide e metalli pesanti estraibili.
H-earth è un’azienda attenta alla sostenibilità, ma ama anche la ricerca e allo studio di capi che possano soddisfare ogni tipo di esigenza, queste fibre infatti riprendono i vantaggi di quelle sintetiche, come ad esempio la capacità di eliminare rapidamente il sudore, ma con un materiale completamente ecologico che garantisce quindi alla pelle la naturale traspirabilità. Tra i tessuti più utilizzati troviamo il bambù, l’eucalipto, la seta vegetale e il ricino. Le tinte rispettano la regolamentazione comunitaria Reach che quindi implica l’assenza di sostanze cancerogene (es. metalli pesanti e formaldeide) e nocive per la salute. La collezione è semplice e basica, perfetta per la quotidianità e per chi non ama troppo fronzoli.
Il marchio italiano Oscalito nasce 80 anni fa ed è specializzato in intimo e maglieria. L’azienda utilizza solo fibre naturali o di origine naturale, sono presenti anche lana e seta quindi occhio alle descrizioni. Inoltre utilizza il Modal che è una fibra di origine naturale ottenuta dalla cellulosa del legno alla quale viene aggiunto un 6% di Elastam, il risultato è un tessuto liscio e vellutato. Fiore all’occhiello: il Termotex® (marchio esclusivo di Oscalito) che è puro cotone egiziano a fibra lunga lavorato a canne d’aria per un isolamento termico che favorisce la naturale traspirazione corporea.
Do you Green è un marchio francese molto femminile e sofisticato (ma è presente anche una piccola scelta da uomo), la collezione è realizzata in tessuto di fibra di pino bianco, è il primo tessuto organico derivato dalle foreste francesi sostenibili. Questa lavorazione è considerata sostenibile perchè gli alberi di pino necessitano del 50% di acqua in meno rispetto al cotone per crescere. Il tessuto in fibra di pino è morbidissimo al tatto, antiallergico e antitraspirante, inoltre assorbe 2,5 volte più umidità rispetto a qualsiasi altro tessuto di cotone. È anche privo di componenti tossici o chimici che possono danneggiare la pelle e l’ambiente.
Sono realizzate in cotone derivante dal commercio equo e solidale le collezioni di intimo per uomo, donna e bambino di Fair , un’azienda novarese con filiera tessile ad alto tasso di sostenibilità socio-ambientale, in grado di dimostrare in pratica cosa significhi trasparenza e tracciabilità.
Il cotone viene utilizzato in maniera pura al 100% nei capi in colore neutro, i quali non sono né tinti né sbiancati, quindi il prodotto non subisce nessun tipo di trattamento chimico. Al tradizionale cotone bianco écru, non tinto e non sbiancato, si affianca il filato naturale marrone derivante da una varietà di cotone, le cui piante producono fiocchi in questa particolare tonalità.
- immagine di copertina: Brooke There
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